venerdì 30 novembre 2012

Man de puina: quando la nonna ha ragione

Vorrei dire oggi, ma non è oggi, perché ormai a forza di incastrare impegni nemmeno un post piccolo piccolo riesco a partorire!
Oggi (facciamo finta) è una giornata di quelle che proprio nascono sotto i peggiori auspici: voglia di piangere non spiegabile, pigrizia atavica, pioggerellina insistente che rende grigia e tetra Milano.
Non riesco nemmeno ad alzare un dito, figuriamoci a mettermi a impastare per creare una ricetta seria!
Eppure ci provo, mi metto paziente su google alla ricerca di una ricetta per i cookies al burro d'arachide: ne trovo una con una foto accattivante, che non contiene il burro: massì, mi dico, questa sembra meglio delle altre, almeno non aggiungo grassi ai grassi... peccato che arrivata a conclusione mi accorga che non contiene nemmeno farina e la cosa comincia a lasciarmi piuttosto perplessa. Aggiungo di qua e di là a caso, ma il risultato è uno sfacelo: impasto pessimo, oleoso, informe. Biscotti gommosi come un chewing gum. Che tristezzaaaaaaaaa! In più, tutto quello che prendo in mano oggi mi cade inevitabilmente a terra: bottiglia di vetro piena di salsa di pomodoro... olé! Zucchero di canna che costa un occhio della testa... olé! Uova impossibili da catturare una volta spalmatesi sul pavimento... olé! Ed è in questi momenti che mi viene in mente il modo in cui mi definisce mia nonna quando mi succedono queste cose: "man de puina", grezzamente tradotto dal dialetto veneto "mani di ricotta", ovvero così molli che non riescono a trattenere niente. Mi rallegro almeno al pensiero della mia nonnina e decido di darmi a qualcosa di veramente semplice, oserei dire banale: una vellutata. Questa non può non riuscirmi! Dato che al supermercato ho miracolosamente reperito le carote nere (che costavano pure quanto quelle arancioni, tié!), naturalmente una cosa tira l'altra: e così arriviamo alla vellutata di carote nere.

Vellutata di carote nere 

(ma di colore viola)

Premessa: tutte le vellutate sono migliori se preparate il giorno prima. In questo modo darete ai sapori il tempo di amalgamarsi alla perfezione e il risultato sarà davvero da doppio slurp!

Ingredienti (per 2/3 persone):
  • carote nere: 6-7
  • patate: 4 medie
  • cipolla: 1 (io rossa)
  • brodo vegetale: quanto basta
  • sale
  • panna liquida: un paio di cucchiai
  • Philadelphia: un paio di cucchiai
  • latte: un goccio
  • pepe da macinare (io uso il mix nero, verde e bianco)

Preparazione:
Sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti piuttosto piccoli. Fate altrettanto con la cipolla e le carote (attenzione: le carote nere lasciano un sacco di colore. Tenetelo presente se non volete macchiarvi la camicetta bianca o le mani prima di un appuntamento galante!). Buttate tutto il una pentola capiente, coprite a filo con il brodo vegetale, mettete il coperchio e lasciate sul fuoco fino a che tutte le verdure non risultino morbide.
A questo punto, con il mixer a immersione, passate abbastanza a lungo, fino a quando la consistenza sarà appunto vellutata (per semplicità: si vede quasi una piccola schiumina formarsi sulla superficie). Assaggiate e aggiustate di sale, quindi mettete la panna, mescolate e riportate a bollore sul fuoco per qualche minuto. Spegnete e:
A - mangiatevela subito
B - lasciate riposare almeno qualche ora e riscaldatela moderatamente al momento di servirla
E il latte e il Philadelphia? Mescolateli con l'aiuto di una frusta o di una forchetta e aggiungete una bella macinata di pepe, ottenendo una cremina piuttosto fluida. Servitene una cucchiaiata al centro di ogni piatto. Per chi è goloso o non ha problemi di linea, io proverei anche con la panna al posto del latte o con il mascarpone... le combinazioni sono infinite.

E stavolta è proprio il caso di dirlo: le verdure danno la felicità!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Brava Silvia...ieri sera ho letto la tua ricetta, e stai stata fonte di ispirazione per la cena di stasera anche se... con carote arancioni! a dire la verità ho provato a chiedere delle carote nere,ma mi hanno guardato male!

Sara da Genova... ;-p

Anonimo ha detto...

Anche io con carote arancioni...
e in questo periodo di giornate no ne ho molte...
visita il mio blog se hai voglia...
una storia d'amore con controindicazioni.

30dayswithoutyou.blog.com
ENGEL